Raccontare una carriera lunga cinquantadue anni non è mai facile. Non basterebbero nemmeno due ore e mezzo di spettacolo. Magari, forse, tre serate. E nemmeno completerebbero il discorso, prettamente musicale, che Loredana Carmela Rosaria Bertè iniziò nei lontani anni sessanta.

L’esordio ufficiale avvenne, però, nel 1974 con ‘Streking’, il suo primissimo album. Il suo nome completo venne accorciato semplicemente in: Loredana Bertè. A quasi cinquanta anni dalla sua prima raccolta d’inediti, per la serie di appuntamenti intitolati ‘A Grande Richiesta’, gli è stata organizzata una puntata tutta per lei ieri 9 marzo 2021.

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Eppure, senza fare troppo i pignoli, la trasmissione poteva anche chiamarsi eccezionalmente: ‘Dedicato’. Proprio come il titolo di una delle sue canzoni più belle. E di canzoni, di brani storici, di ritornelli che hanno oltrepassato la dimensione temporale, nella serata introdotta e presentata da Alberto Matano, non sono di certo mancati.

Da ‘Non ti dico no’ a ‘Non sono una signora’. Passando da ‘In alto mare’ a ‘Il mare d’inverno’. E ancora: da ‘La luna bussò’ a ‘Sei Bellissima’ che ha chiuso la serata. Senza dimenticare la stessa ‘Dedicato’. Tutte canzoni che portano la sua griffe vocale. Dolce e tratti un po’ ruvida, ma fortemente grintosa. Iconica e irripetibile.

https://www.youtube.com/watch?v=-bP91G78Yxw

C’è stato spazio, anche, all’omaggio fatto alla sorella, Mia Martini, al Festival di Sanremo del 1997 dal titolo ‘Luna’. La sorella, appunto. Quella persona così tanto importante per lei che, nonostante la tragica scomparsa, non è mancata all’appello. È stata omaggiata anche lei attraverso i brani ‘Cumm’è’, la quale intonò con Roberto Murolo, e ‘Almeno tu nell’universo’.

Di sicuro la sfortunata cantante, se non ci avesse lasciato tragicamente nel 1995, sarebbe stata presente a duettare con Loredana. E magari insieme anche a Marcella Bella, il rapper Clementino, Asia Argento, Giusy Ferreri, i Boomdabash e Gaetano Curreri, il leader degli ‘Stadio’, con il quale ha cantato: ‘Cosa ti aspetti da me’.

Presente anche Enzo Gragnaniello che ha accompagnato Loredana proprio durante l’esibizione di ‘Cumm’è’. All’appello non è mancato neanche Zucchero. La sua presenza non era solo per duettare con la grande cantante, ma anche per promuovere la sua ultima fatica musicale: ‘Facile’.

Si può dire che c’erano tutti o forse no. Mancava Ivano Fossati. Autore di alcune delle sue canzoni cantate dalla Bertè. Ma in fondo cinquantadue anni di storia della musica, cinquantadue anni tra rock, pop, reggae e funk; tra 26 album pubblicati, suddivisi in 17 in studio, 5 dal vivo e 4 raccolte dei suoi migliori successi, non si possono liquidare in due ore e mezza. Certo, i tempi televisivi sono i tempi televisivi e non si può sforare. Come abbiamo accennato in precedenza il programma poteva essere suddiviso in più serate.

La sensazione, però, è che si poteva fare di meglio è forte. Forse una conduzione troppo veloce o anche il montaggio, ha reso tutto, per non dire approssimativo o addirittura superficiale, troppo veloce senza perdere di vista la grandezza del personaggio musicale che si stava celebrando. 

Nonostante i ricordi, personali e professionali, sembra che non si sia andato molto a fondo nel percorso dell’artista. Ripetiamo è solamente una sensazione ed è comunque normale che era completamente impossibile ripercorrere tutta l’immensa carriera di una cantante entrata nel cuore di tutti.

Questa puntata speciale di ‘A Grande Richiesta’ era stata annunciata dalla diretta interessata durante la sua partecipazione, come ospite, alla prima serata del settantunesimo festival della canzone italiana.

Una partecipazione di cui, il giorno successivo, tutti quanti ne hanno parlato muovendo grossi paragoni. Menzionando, addirittura, Tina Turner, proprio in merito alla sua grinta.

Una puntata speciale in cui si sono festeggiati, seppur con qualche mese di ritardo, i 70 anni della ‘Regina del Rock italiano’. In cui oltre ad essere celebrata, oltre a celebrare Mia Martini è stato anche ricordato Pino Daniele, il quale gli scrisse il brano ‘Buongiorno anche a te’ nel 1980 quando il cantautore partenopeo non era ancora popolare.

E, in conclusione, ‘questo schifo di articolo non può finire mica finire qui’, parafrasando una delle sue canzoni più famose. Ci sarebbero ancora tante cose da dire e da raccontare su di lei. Perché, appunto, una carriera così lunga non può essere oggetto di un semplice riassunto. Allora vi lasciamo con il suo ultimo singolo appena uscito: ‘Figlia di’

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