Due versioni differenti, ma sempre due classiche canzoni natalizie

JINGLE BELLS

Chissà quanti di voi si sono mai chiesti quanto fosse antica questa canzone? Sicuramente quasi nessuno. Tutti, però e chi più e chi meno, l’avrà intonata distrattamente durante il periodo natalizio. Anticipando, alle volte anche di molto l’atmosfera natalizia.

L’anno di preciso in realtà non c’è. Sarebbe meglio affermare che non è stato mai indicato nel corso dei decenni e quindi in questi due secoli, perché individuato precisamente. Ciò che è emerso comunque, attraverso alcune ricerche, è una data in particolare: 16 settembre del 1857. Una giornata non proprio vicina al Natale.

In quel giorno il compositore e cantautore statunitense, James Lord Pierpont, riuscì ad ottenere i diritti d’autore della sua nuova creatura musicale la quale, inizialmente, era intitolata: One horse open sleigh e quando venne realizzato sia il testo che la musica l’idea, come mero scopo principale, era quella di cantarla per il Giorno del Ringraziamento.

Invece due anni dopo dall’ottenimento del copyright, la canzone incominciò ad assumere, proprio perché divenne di dominio pubblico, un significato prettamente natalizio e prese il titolo di: Jingle Bells.

Non a caso queste due semplici parole componevano il ritornello del testo ideato da Lord Pierpoint. Nel corso degli anni, per non dire dei decenni, grandi personalità della musica hanno riproposto diverse versioni di questa hit.

JINGLE BELLS ROCK

Jingle Bell Rock, rispetto alla versione originale del 1800, è una variante dell’originale. Volendo fare i pignoli e tenendo fede alle date, l’anno ufficiale di ideazione sia del testo che della musica è, esattamente e senza alcun dubbio, l’anno 1957. Come Jingle Bells, anche questa seconda edizione rockettara è nata negli Stati Uniti D’America. Gli autori furono Joe Beal e Jim Boothe.

Chi invece, per la prima volta in assoluto, ebbe l’onore e l’onere di cantarla senza farla sfigurare dalla canzone del secolo precedente fu il cantante Bobby Helms. Rispetto alle altre hit natalizie, non divenne nell’immediato un classico del genere ma dovette ottenere questa qualifica verso gli ultimi decenni del ‘900.

Forse, molto probabilmente, non né siamo certi ma potrebbe essere così: il vero motivo per il quale divenne un altro singolo celebre sotto l’albero è dovuto al fatto che il regista statunitense Chris Columbus scelse il brano per il sequel di ‘Mamma Ho perso l’aereo’ con il sottotitolo ‘Mi sono Perso a New York.

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