In occasione degli ottantacinque anni che il leader dei Beatles avrebbe compiuto il prossimo 9 ottobre, da oggi il primo speciale interamente dedicato alla sua figura ed alla sua storia

Quella che inizia non sarà una settimana qualunque. Sarà una settimana all’insegna della musica. Anzi, della storia della musica. È vero qualche giorno fa non vi avevamo detto nulla durante la pubblicazione di un comunicato stampa in particolare, per un evento che si svolgerà questo giovedì a Napoli e che riguarda la presentazione di un libro in particolare. Evento che vi ricorderemo anche nel tardo pomeriggio nella terza puntata, la numero 28 in ordine numerico, della seconda edizione di Free Podcast Variety.

Un Evento, questo, legato indissolubilmente ad una delle figure più carismatiche delle sette note e della sua storia e, il cui volume, racconterà i suoi ultimi giorni. Precisamente gli ultimi cinque anni della sua esistenza. Ciò vale anche per questo reportage, partendo, però, da un po’ più lontano, come siamo soliti fare, raccontandovi le origini di questo lunghissimo viaggio musicale e non solo.

Sì, perché dietro a questo viaggio c’è un uomo con i suoi drammi ed i suoi sogni. Uno speciale inaugurale di una lunga serie di appuntamenti che ci permetteranno di raccontare le gesta, musicali s’intende, di uno dei personaggi più influenti e leggendari che siano mai apparsi sul palcoscenico.

Iniziò tutto con quella semplice e ritmata ‘Love Me Do’ e nessuno si rese conto che si stava dando il via ad una vera e propria rivoluzione che ancora oggi ricordiamo e celebriamo. Una rivoluzione che iniziata in quattro per poi portarla avanti da solo. ma come sempre andiamo con ordine.

Prima d’incominciare questo lunghissimo racconto possiamo tranquillamente affermare che il 2025 è l’anno dei doppi anniversari? In fondo la risposta non può che essere positiva. È successo all’inizio con Pino Daniele, si è proseguirà con Steve McQueen e sicuramente si concluderà con lui senza sé e senza ma. Non solo, con le sue canzoni, per oggi si inaugura la settimana, ma da oggi fino al 9 ottobre di questa settimana ed oltre, racconteremo quella che è stata la sua parabola terrena, tramutatasi nella leggenda assoluta a causa della sua tragica scomparsa. Ma a quel giorno, purtroppo, ci arriveremo. Per il momento basta rimanere su questo primo reportage.

Basta rimanere, per adesso, ancorati a questi primi quattro parti di un’operazione, forse, tentata solo con l’avvicinamento al nuovo Superman di James Gunn questa estate e, come fasi più alterne, con ‘La caccia alle streghe’. Dunque, c’era altro modo per ricordare, celebrare e raccontare l’uomo che non volle essere ‘Re’?

Crediamo di sì, eppure allo stesso tempo siamo anche sicuri che questo modo di festeggiare quella che sarebbe stata, semmai fosse sopravvissuto a quella sera di inizio dicembre, il suo 85° compleanno. Lo ammettiamo, fa un certo effetto dirlo e scriverlo, per uno come lui che è rimasto giovane nel modo più drammatico possibile.

Non nascondiamo neanche il dilemma, quasi amletico, su come aprire questo lungo reportage. Da quale parte della storia incominciare? Da quando nacquero i Beatles? O logicamente, come già lasciato intendere in precedenza, puntare tutto sul 9 ottobre? Molto probabilmente l’ultima opzione è quella giusta, quella che permette di partire dall’inizio e di giungere fino alla fine di uno straordinario racconto della musica che terrà banco per diverso tempo nella rubrica ‘Retrospettiva in Musica’.

Un racconto sulle origini che si soffermerà, inizialmente, su un’espressione citata non a caso in apertura e che vi riscriviamo per poi tornarci su mediante un aneddoto connesso: l’uomo che non volle essere ‘Re’. Essendo questa una storia di musica, un’indagine approfondita su una parte dell’evoluzione delle sette note, il primo vero sovrano della musica che ci viene in mente quale potrebbe essere? Ovviamente Elvis Presley.

Ebbene, anche il Re del Rock ha la colpa, semmai si potrebbe usare tale espressione impropria, di aver dato il via ad una serie impressionante di fantomatici e possibili eredi, senza dimenticare anche di aver fatto eleggere, da parte di altri cultori di altri generi musicali, altri sovrani ma che, allo stesso tempo, nessuno di quelli che si sono avvicendati, in qualche modo, sono riusciti a scalzarlo.

Forse, molto probabilmente, colui che avrebbe potuto raccogliere l’eredità come secondo sovrano incontrastato della musica era John Wiston Lennon? Più semplicemente conosciuto come John Lennon. Certo, qualcuno obietterà, frattanto che condividiamo le sue canzoni sulle quali ci ritorneremo più avanti in un momento più opportuno, che tra Elvis e John c’era un abisso. Il primo era, nei fatti, più istituzionale; mentre il secondo fu, senza sé e senza ma, come direbbe qualcuno più rivoluzionario ed intellettuale del primo.

Portando la stessa musica, prima quella rock e poi quella pop, ad un livello molto ma molto alto. Un tipo di musica che ancora attira giovani di qualsiasi generazione e che, addirittura, è anche oggetto di studio persino in qualche ateneo del mondo, per non dire direttamente in Inghilterra o comunque il Regno Unito.

Dunque, faremo la stessa cosa anche noi? studieremo quelle che sono le sue opere musicali da qui fino a dicembre? usare il termine studiare, lo ammettiamo, è un po’ troppo anche per noi, di certo non ci limiteremo solo a ricordare o a celebrare; cercheremo comunque di andare oltre, tentando di sviluppare un’analisi più coerente possibile, miscelandola il più possibile in ordine cronologico con aneddoti, fatti ed eventi riguardanti la sua vita; la sua esperienza terrena iniziata in quel di Liverpool e finita tragicamente in quella che doveva essere un’anonima notte newyorkese.

Ancora oggi viene definito il cantore della pace, eppure se notate bene le date che tra un po’ andremo a ricordare, John Lennon nacque durante i bombardamenti tedeschi e morì di morte violenta. Un vero e proprio paradosso, vero? Assassinato, sparato davanti al cancello di casa sua da uno squilibrato il quale, ancora oggi, sta scontando la sua pena in carcere. Una storia la sua che non può essere riassunta solo in un unico speciale o reportage, soprattutto con due celebrazioni molto vicine l’una dall’altra.

Una storia composta dalla sofferenza e dalla genialità di un uomo che forse non riuscì mai a domare pienamente i suoi demoni; tranne, forse, durante gli ultimi anni della sua esistenza. Un’esistenza iniziata, secondo le cronache dell’epoca in quel pomeriggio del nono giorno del decimo mese del 1940, quando la seconda follia mondiale impazzava in ogni angolo del globo…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *