Il cult movie con ‘La Quercia Austriaca’ uscì sul grande schermo il 4 ottobre del 1985
Gene Simmons e Nick Nolte. Furono questi i primi due nomi che trascritti sul taccuino dei produttori della 20Century Fox, prima che entrasse in scena l’uomo che avrebbe coinvolto lo stesso Schwarzenegger o quantomeno anche lui avrebbe garantito un notevole contributo a lanciarlo definitivamente nell’olimpo degli attori dei film d’azione. In fondo le premesse c’erano tutte e da un lato, però, affinché ciò accada è rilevante che ogni tassello si incastri al suo posto.
Dunque, quando lo stravagante chitarrista dei Kiss, Gene Simmons per l’appunto, il quale sempre l’anno prima si era fatto notare nel diabolico Luther, ruolo di antagonista in ‘Runaway’ con Tom Selleck, rifiutò la parte, gli stessi produttori e molto probabilmente neanche lo stesso Jeph, non avevano pensato ancora alla quercia austriaca.
Il secondo nome che era stato trascritto sul loro taccuino era quello di Nick Nolte, con l’intenzione di farlo lavorare nuovamente con Walter Hill. Infatti, i due, solamente tre anni prima, si erano ritrovati sul set di ’48 Ore’. In quell’occasione Hill era in cabina di regia, Nolte, invece, avrebbe fatto coppia con Eddie Murphy, portando al successo un poliziesco ben solido e che ancora oggi viene considerato un cult del genere.
Ovviamente tale virata, come abbiamo sottolineato, era supportata da solide basi. Talmente solide, come in un primo momento si pensava, che lo stesso copione venne riscritto, rimodellando il personaggio su Nolte. Purtroppo, sia per i vertici della 20Century Fox e sia per lo stesso sceneggiatore, Jeph Loeb, ma per fortuna per tutti quanti noi, la mossa non si rivelò vincente e sia Hill che lo stesso Nolte si allontanarono dal progetto.
A salvare l’idea di Loeb da una possibile e a quanto pare inevitabile non realizzazione ci pensò il nuovo il nuovo vertice della casa di produzione cinematografica, Barry Diller. Fortuna volle che Diller fosse rimasto impressionato da Arnold non solo quando l’attore di origine europea aveva lavorato in Temrinator, ma anche nei film come ‘Conan il Barbaro’ e Conan il distruttore’ e ‘Yado’.
Credendo nelle potenzialità di Schwarzenegger, Diller, non solo ordinò di rielaborare il personaggio in favore dell’austriaco, mediante la figura di Joel Silver, ma pensò anche al regista. nei suoi sogni c’era, in un primo momento, John McTiernan, futuro regista di un altro action movie diventato un cult nel periodo natalizio: Trappola di Cristallo. e per quanto riguarda la sceneggiatura? Chi la riscrisse in favore di ‘Terminator’.
Ormai avendo avuto il beneplacito di Diller, Joel Silver chiamò in causa Steven E. De Souza. Una piccola nota cari lettori: tenete bene a mente questi due ultimi cognomi che abbiamo menzionato; lo scoprirete più avanti. tornando al racconto sulle origini del film, possiamo ripartire dal dettaglio in cui lo stesso attore protagonista, che si vede entrare in azione nella pellicola, accettò di buon grado; con la convinzione di lavorare ad un altro film che gli avrebbe permesso di gareggiare con Stallone per ‘la palma del miglior attore’ dei film action.
Ovviamente tale premio non è mai esistito in nessun festival di cinema che si conosce, almeno per quello che sappiamo noi, ma lo stesso Arnold non voleva rimanere indietro rispetto a quello che, inizialmente, era un suo rivale e che poi, soprattutto in questi ultimi anni, è diventato un suo grandissimo amico.
Galvanizzato dal progetto, Arnold, si gettò anima e corpo in un film che voleva essere, in maniera del tutto involontaria, soprattutto per le origini fino adesso raccontate, una sorta di ‘secondo rambo’ cinematografico. Un film che sarebbe poi stato diretto da Mark Lester con un budget su cui le cronache dell’epoca ci riportano due cifre diverse.
Numeri che, comunque, non si discostano di molto: tra i 9 ed i 12 milioni di dollari. Ma molto probabilmente entrambe le cifre sono corrette per diversi motivi che fra non molto incominceremo a svelare, cari lettori. A quel punto, trovato il regista, chi avrebbe impersonato il cattivo di turno? Chi avrebbe ricoperto il ruolo della protagonista femminile che aiutava il Colonnello John Matrix, questo il nome del personaggio principale, nel ritrovare la figlia rapita?
E soprattutto chi avrebbe impersonato la figlia del protagonista? Partiamo proprio da quest’ultimo personaggio, quello ovviamente attraverso il quale ruota tutta la trama. all’epoca, appunto, era solo una ragazzina: ma chissà quanti di voi sapevano che la futura Alyssa Milano avrebbe avuto il suo esordio proprio in questo film?
Per essere ancora più precisi, dovremmo affermare che l’attrice fece la sua prima apparizione sul grande schermo l’anno precedente nel poco conosciuto ‘Old Enough’ ed allo stesso tempo, anche nella serie televisiva, prodotto negli anni 80 dalla Abc e che da noi veniva diffusa dall’allora Odeon Tv: Who’s the boss, meglio conosciuto con il titolo: Casalingo superpiù.
Per quanto riguarda il ruolo di colei che farà da supporto al protagonista, la sventurata Cindy, venne ricoperto dall’allora semi-sconosciuta attrice afroamericana Rae Dawn Chong, la quale ebbe la meglio su nomi come: Sharon Stone, quest’ultima lavorerà con Arnold Schwarzenegger in Atto di Forza, e senza dimenticare Wynona Rider e addirittura Brigitte Nielsen.
Si avete letto bene l’ultimo nome. In quell’anno la stessa attrice scandinava non solo si era sposato con Stallone ma con lui, sempre in quel periodo, stava girando non uno ma bensì due film: Cobra e Rocky IV. Si potrebbe anche aggiungere, senza che le attrici più quotate se la prendano a male, l’ingaggio di Rae, rispetto alle altre pretendenti al ruolo, si rivelò vincente.
Infatti, la Chong, da quando entra in scena, riesce ad essere non solo un’ottima spalla per il protagonista, ma addirittura quasi una sorta di co-protagonista senza mai e mai poi invadere il campo di Arnold Schwarzenegger. Ciò grazie proprio alla sua spontanea ironia rendendo alcune parti d’azione ancor più esilaranti. La stessa attrice, due anni più tardi, la ritroveremo nella scuola di James Belushi nel film ‘The Principal – Una classe violenta’…