Un particolare appuntamento in più parti tra storia ed attualità
È vero dovremmo continuare l’excursus storico di tale fenomeno in cui, in questi tempi molto particolari, pare stia ritornando di moda. Si, sappiamo anche che l’espressione usata non è delle migliori; non è quella adatta. Ma si sa: la storia è sempre stata ciclica ed anche questa volta è così. certo, fino adesso non siamo neanche riusciti a trovare le parole giuste per formulare una risposta convincente ad una domanda che durante le precedenti parti di questo speciali abbiamo riportato. Ovvero, la semplice e pregnante parola: perché?
Nel senso, perché la storia si ripete sempre? Da cosa dipende quel particolare corto circuito in cui ci dimentichiamo di quello che è accaduto prima per non riuscire ad intercettare alcuni determinati segnali? La riposta più ovvia sarebbe quella secondo cui tutto dipenderebbe da un unico elemento.
Ossia, quello di non cadere nel tranello di tenere troppo bassa la guardia pensando che determinate atrocità o fatti del passato non si possono più ripetere. È di fatto non tanto un errore di mera superficialità, semmai è un errore nel credere non si possono reiterare certi eventi o certi modi di pensare perché non si esclude, a priori, che si potrebbero ripresentare sotto un’altra forma; per non dire mediante altri modi.
È naturale anche credere, anche convincersi che tale situazione, tale abbassamento della guardia è sintomo, soprattutto, di un lungo periodo di pace; come d’altronde fino all’11 settembre del 2001. Poi, a seguire, tutti gli equilibri, fino ad oggi, sono saltati o sono in procinto di saltare. Teniamo anche a precisare che non stiamo creando in alcun modo nessun allarmismo, ma solo di analizzare, sperando in modo esaustivo e senza troppi giri di parole ciò che sta accadendo intorno a noi da diverso tempo a questa parte.
Ma questo è, purtroppo, anche un’ulteriore tematica, fortemente connessa a quella che stiamo analizzando e che sarà affrontata di sicuro nei prossimi articoli. Quindi, per non andare troppo oltre, sarebbe saggio rimanere sul binario prestabilito già da un pezzo, senza dimenticare, tra l’altro, anche una seconda espressione che, sempre all’inizio di questo speciale avevamo promesso di soffermarci.
Se da un lato la cosiddetta Caccia alle streghe rimane il fulcro, la colonna portante della nostra analisi, l’altra espressione: due pesi e due misure rimane a margine dell’argomento ma richiamato in causa non tanto quanto sarà necessario, come una sorta di sfondo da mostrare per orpello.
Semmai da considerare come complementare all’interno discorso che stiamo sviluppando da ben tre giorni ormai. Con ciò cos’altro si vuole dire? Niente di complesso o di troppo articolato. Semplicemente entrare sempre di più in un presente che, fino a questo momento, non promette nulla di buono o almeno fino a quando gli animi non si calmino del tutto.
Un presente che, adesso come adesso, non fa neanche sperare, come logica conseguenza, ad un futuro roseo. Si teme sempre che una di queste micce mondiale, la Guerra in Ucraina e l’altrettanto drammatica situazione nella striscia di Gaza, si possano rivelare due micce incontrollate di un’esplosione ancora più forte.
Quella che stiamo cercando di scongiurare da ottanta lunghi anni, ormai. ma dal 1945 al 2025, quasi sicuramente, nulla è stato capito, nulla è stato compreso; senza dire: nulla è stato messo in pratica. Di certo, ora come ora, con gli animi così esasperati non sembra tutto più complicato: è tutto più complicato.
Il punto non è tanto chi cerca di tenere alta la guardia per evitare che alcune situazioni del passato possano ripetersi o tornare più forti di prima, ma chi possa cavalcare le paure della gente comune, senza mai e poi mai essere equilibrati; lasciando spazi agli estremismi o anche, senza dimenticare, di contro, coloro che hanno sfruttato, d’altro canto, la pancia stessa della gente ed il malcontento popolare.
Di certo sembra che stiamo andando nuovamente fuori traccia; che ci stiamo allontanando dal tema principale. La realtà che ormai tutto pare essere collegato. Ed è così. tutto, fatalmente, in alcuni momenti storici è connesso dalla paura di non riuscire più a comprendere in maniera razionale alcune dinamiche.
Non riguarda solamente il nostro passato, ma anche il nostro presente e il nostro futuro. riguarda la nostra capacità di senso critico. Riguarda, soprattutto, il riconoscere gli errori d’ambo i lati, specialmente quando alcuni diretti interessati non lo fanno. Ed è lì che bisogna intervenire per ristabilire l’equilibrio e scacciare gli eventuali estremismi.
Alcune volte, però, determinati atti o certe prese di posizione vengono attuate per poter difendere certi determinati standard, rischiando di essere contrari a quegli stessi ideali da proteggere. È capitato intorno agli ’50 negli Stati Uniti d’America i quali, ultimamente stanno vivendo un ulteriore inasprimento di scontri feroci su diversi temi. Talmente feroci che starebbe quasi portando verso una via di non ritorno.
Eppure, questa parte di storia, questa parte dell’analisi che stiamo sviluppando in queste prime tre parte, per evidenti motivi, si deve fermare qui per il momento. No, non vi lasceremo appesi senza un continuo, senza un sequel, come si usa dire in termini cinematografici. Anzi, lo speciale numero due partirà proprio dal grande schermo.
Non solo da un punto di vista di opere cinematografiche, ma addentrandoci in quello che accadde sotto la collina di Hollywood. sicuramente, semmai è capitato in questo primo speciale, se durante l’esposizione abbiamo riportato alcune date o alcuni momenti della storia non in maniera corretta, falsando senza volerlo la ricostruzione storica, seppur in generale, prontamente rimedieremo negli appuntamenti successivi.
D’altronde, come abbiamo specificato fin dall’inizio, questo tema sarà più volte sfiorato, per non dire affrontato da parte nostra, senza mai schierarci da una parte e dall’altra. Non ci rimane che darvi appuntamento allo speciale numero 2 e per il quale, ve lo assicuriamo, non dovrete attendere molto.