La leggendaria serie televisiva debuttò sulla Abc il 10 settembre del 1975
Un pilot, dunque, che non arrivò mai e poi mai da noi. Il motivo ancora adesso è totalmente sconosciuto. Nonostante tutto, nell’episodio andato in onda il decimo giorno del mese di settembre, alcune caratteristiche vennero conservate. Infatti, la sceneggiatura non mancava di ironia, di azione, della figura dell’informatore e le due auto.
Ma su quest’ultimo punto ci torneremo più avanti. siamo comunque sicuri, però, che avete notato la dimenticanza, volontaria, di qualche altro dettaglio e che anche questo sarà ripreso nel corso di questo reportage. Mentre per quanto riguarda quei dettagli che vennero eliminati in maniera definitiva?
Le troppe scene di notte, tanto per incominciare, anche se, molti di voi, nel vedere alcuni spezzoni, alcune inquadrature, alcuni piccoli momenti che vengono accompagnati da quello che è inteso come il tema musicale ufficiale non sempre li avete visti durante la messa in onda ufficiale degli episodi. Torniamo al discorso di partenza, ovvero a quel pilot che da noi non è mai giunto. Erano tutte piccole parti, scelte non a caso, provenienti da quello stesso film introduttivo di fine aprile.
Raramente, ma di sicuro nelle stagioni successive, qualche spezzone di qualche singolo episodio venne usato per attualizzare il tema musicale di accompagnamento e di apertura. Stagioni successive, abbiamo detto, senza aver ancora analizzato in profondità l’origine di quella storica prima serie che tenne banco, a partire dal 10 settembre del 1975 fino al 21 aprile del 1976, almeno negli Stati Uniti d’America.
In Italia, invece ebbe tre diverse ‘prime tv’, almeno così sembra. Acquistata dalla Rai per la stagione televisiva 1978/79, quando in America si stava concludendo la quarta ed ultima stagione, gli episodi non vennero completati tutti. Nel senso che sulla Rete 2, all’epoca così si chiamava Rai2, il primo passaggio televisivo fu ripreso solamente nel 1981, quando da noi arrivò il secondo ciclo di trasmissioni della serie e altri due episodi solamente due anni più tardi.
Non finisce qui, il maltrattamento della prima stagione raggiunse il culmine anche per un altro motivo: tutti e ventidue episodi non vennero mandati in onda nell’ordine stabilito dalla produzione. Partendo dal presupposto che all’epoca le serie tv presentavano tutto un altro stile rispetto a quelle di oggi; tutta un’altra struttura sia organizzativa che di narrativa, con le singole puntate definite autoconclusive, in cui, comunque, non sussisteva una trama verticale da seguire man mano nel corso della serie.
Tutti i singoli episodi erano si delle indagini, riportavano, per sommi capi, alcune procedure di polizia, ma gli sceneggiatori puntavano maggiormente su delle storie da proporre sul piccolo schermo. Singole storie le quali, alle volte, tendevano ad essere, quasi, un po’ troppo oltre il canone famigliare al quale si puntava. Storie che, avevano sì il lieto fine, con una morale di fondo e, quasi sempre, mostrando, di base, uno spaccato di vita ed una società non sempre edulcorata.
Starksky & Hutch sono stati, se così si può dire, avanti coi tempi. Precursori in un modo ben preciso di mostrare ed essere poliziotti sul piccolo schermo. Forse anche troppo perché ad un certo punto accadde qualcosa sul quale torneremo più avanti anche con questo dettaglio.
Si, avete ragione: sono molti i dettagli sui quali stiamo rinviando e sui quali siamo costretti a tornare in un secondo momento. La verità è che la stessa serie televisiva era molto particolare, soprattutto per i canoni televisivi dell’epoca. Dunque, questo show televisivo fu anche rivoluzionario in un certo qual modo?
Non a caso abbiamo specificato che erano molto avanti rispetto anche agli show televisivi odierni. Considerando anche il fatto che ogni autore, in quegli anni ’70, aveva la possibilità di osare veramente; senza alcuna limitazione di vario genere e con la possibilità, come inteso in precedenza, di raccontare e di riportare delle storie e non uno schema fisso come viene ripetuto al giorno d’oggi.
Fino adesso, però ci siamo soffermati su alcuni aspetti senza approfondirli come si deve, mentre altri, per il momento, li abbiamo addirittura apparentemente dimenticati. Tra i tanti particolari sul quale soffermarsi ci sarebbero alcuni di notevole importanza che non possono essere, in alcun modo, dimenticati. Se fosse così, proprio perché si tratta di un telefilm di genere poliziesco, commetteremmo a tutti gli effetti, un vero delitto.
Partiamo da quattro nomi: William Blinn, Richard Ward, Bernie Hamilton, Antonio Fargas e Michael Paul Glaser. Cinque nomi per ben quattro punti attraverso i quali ci permetteranno di riprendere anche quelli sui quali fino adesso abbiamo rinviato. Allora, proseguiamo senza altre interruzioni e con la precisazione che, forse, il primo nome citato non vi abbia detto subito qualcosa; tranne per coloro che sono fan a tutti gli effetti della serie.
Blinn era conosciuto per essere un famoso, come si dice oggi, showrunner della televisione. A lui si devono le serie televisive come Gunsmoke, Here Comes The Brides, Shane e addirittura ‘Fame’, ovvero ‘Saranno Famosi’. Non solo, sempre a lui si devono anche titoli come ‘The Rookies’, si proprio così: la prima versione della serie televsiva che vede attualmente protagonista Nathan Fillon; e ‘Rawhide’, leggendaria serie tv in cui fece il suo esordio un giovanissimo Clint Eastwood.
Blinn, nato a Toledo, non in Spagna, ma nello Stato dell’Ohio negli Stati Uniti d’America, il 21 luglio del 1937, verso la metà degli anni ’70 presentò un copione ai due produttori citati nella prima parte. Una sceneggiatura i cui protagonisti erano proprio due poliziotti.
Attenzione, lo script non presentava il titolo come tutti noi oggi lo conosciamo ma con un criptico e ben più legato alla versione del pilot mai arrivato in Italia, ovvero ‘Nightside’; la cui traduzione letterale è ‘Lato della notte’. Nelle prime intenzioni c’era quello di creare uno show televisivo in cui si narravano le avventure e le indagini di una coppia di poliziotti durante il loro turno di notte.
L’idea, appunto, conquistò immediatamente i due produttori, i quali ordinarono, senza neanche pensarci due volte, l’episodio pilota che venne poi intitolato nel modo che conosciamo da 50 anni a questa parte. A quel punto bisognava trovare degli interpreti, degli attori capaci di essere credibili come poliziotti. Il primo lo abbiamo citato all’inizio ma il secondo, l’altro volto storico fino adesso, non lo abbiamo neanche sfiorato nemmeno una volta fino adesso…