Terzo appuntamento con il nuovo editoriale settimanale e dalla forma totalmente imprevedibile
E siamo al numero 3. All’editoriale numero 3 e di mercoledì 3 settembre. Lo ammettiamo non lo abbiamo fatto di proposito, neanche se avessimo pensato ad un’organizzazione così dinamica del nostro rinnovato appuntamento settimanale. Eppure, siamo al terzo articolo, singolo, per quello si spera, in un futuro immediato, essere una nuova pubblicazione istituzionale di FreeTopix Magazine.
Dunque, cosa dire in questa terza settimana del nuovo ciclo del giornale, inaugurata come sempre con la musica? Con quelle due canzoni di settembre che ci hanno permesso di entrare in quest’atmosfera a metà strada tra la temperatura estiva e quella autunnale, cosa si potrebbe dire in merito? Che ci saranno ulteriori novità anche in questa nuova settimana? Ma questo di sicuro lo sapete già, quindi appare pleonastico soffermarsi per ripetersi sempre come un disco rotto.
Di certo, però, noterete un qualcosa che sta per nascere, un qualcosa che sarà, nella sua dinamicità, sarà statico: una sorta di ‘palinsesto’ delle rubriche. Rubriche che, per effetto della struttura degli articoli in mini-speciali e speciali, continueranno ad essere spalmate lungo la settimana. Un modo, questo, per completare; un modo, questo, per non interrompere quello che sarà il nuovo flusso del giornale.
Eppure, sempre in questi sette giorni avremmo dovuto pubblicare il sequel, se così si potrebbe dire, del reportage intitolato ‘La Galassia dei pregiudizi’. Lo abbiamo solamente rinviato e per un motivo ben preciso: la prossima settimana cadrà un anniversario particolare, che non saltiamo mai da quando siamo diventati una testata online.
Molto probabilmente è uno dei pochi anniversari che ricordiamo ogni anno senza attendere il classico appuntamento dei ‘decennali’ o dei quindicennali. D’altronde, per un motivo o per un altro, è impossibile non spendere una parola, senza retorica da parte nostra, su ciò che accadde l’11 di settembre di ventiquattro anni fa ormai. Un evento che ci permetterà anche di ripartire quasi da zero con lo spazio interamente dedicato agli Usa.
Senza tralasciare ‘Occhio sul mondo’, vera novità della scorsa stagione, con la quale ci addentreremo sempre di più, ma in punta di piedi, nei temi o nelle rogne che stiamo vivendo in quest’epoca, in cui il mondo sembra essere totalmente impazzito. Non è un caso che, proprio la settimana prossima, ripartiremo proprio dal crollo delle due torri; ripartiremo da quella sembra la fine del mondo che conoscevamo, per entrare, nell’immediato, in una dimensione completamente fuori controllo, la nostra.
Con questa chiara anticipazione vuol dire una sola cosa: non ci getteremo nella mischia a priori, continueremo ad osservare ciò che accade intorno a noi e partiremo proprio da quel tragico evento per poi proseguire, la settimana successiva, con il sequel del reportage pubblicato nella penultima settimana di agosto. Tutto questo per rimanere al passo con i tempi. Tutto ciò per non restare in silenzio ma senza nemmeno farsi guidare dall’impeto dell’istinto per poter analizzare nel giusto modo le tragedie dei nostri tempi.
Lo faremo partendo dal passato per giungere al presente e senza rivolgere lo sguardo verso il futuro, perché al momento c’è bisogno di capire in che modo si può correggere questa linea temporale in cui ci troviamo e correggendo il presente, appunto, correggeremo anche il futuro.