45 anni fa usciva il musical più improbabile della storia del cinema, tanto criticato quanto osannato successivamente

Certo, sembra strano che chi scrive di cinema non intuisce alcuni particolari determinanti di una qualsiasi storia da proporre sul grande schermo, almeno questo è quanto ci riportano le cronache dell’epoca. Cronache che vanno tra il 1977 ed il 1980. Cronache che ancora non abbiamo ricordate tutte e, soprattutto, non in ordine cronologico e saltando un dettaglio rilevante della storia dei due protagonisti in generale. Ponendo la domanda: ma perché Jake ed Elwood vennero chiamati in questo modo? La risposta che emerge spiazzerà molti di voi, cari lettori?

Come detto, tutto ruota intorno ai particolari, ai dettagli che fanno, in tutto e per tutto, la differenza. E non è detto che ha l’intuizione su qualcosa, una storia o su due personaggi in modo particolare, abbia anche allo stesso tempo tutto sotto controllo. Si, perché: il nome Blues Brothers non venne scelto dallo stesso autore ma di Howard Shore.

È vero che questo nome, ai molti può sembrare un illustre sconosciuto, eppure questo signore, oggi quasi settantanovenne, è un compositore e direttore di orchestra, soprattutto conosciuto per aver composto la colonna sonora della saga, cinematografica, de ‘Il Signore degli anelli’. Dan, dal canto suo, aveva un altro nome che fortunatamente non venne mai usato. Già l’espressione ‘Blues Brothers’ aiutava ad attirare l’attenzione da sola.

Nel periodo in cui lo stesso Aykroyd stava sviluppando la storia, John Belushi era impegnato con quello che sarebbe, poi, diventato, il suo primo successo cinematografico, sempre diretto da John Landis, ovvero ‘Animal House’. Il motivo per cui approdò sul grande schermo prima del previsto non era solamente dettata da solita e classica ambizione, no.

Tra durante quelle che erano le prime edizioni del Saturday Night Live, John ed alcuni comici, ebbero problemi con Chevy Chase, all’epoca considerato il talento di spicco del gruppo. Eppure, contro il comico nato ottantuno anni fa, a Lower Manhattan, New York, non riuscì a vincere il duello, se così si potrebbe dire, proprio con l’irruenza sregolata e geniale di John Belushi.

Il divario tra i due era troppo evidente, John era più completo ed appariva agli occhi del pubblico americano come uno showman a trecentosessanta gradi. se, comunque, tra i due, ovvero tra Dan e John, era chiaro che il primo era la mente, mentre l’altro era il braccio, per certi versi il successo e, a sua volta, la possibilità di realizzare il film sui fratelli in blues proprio grazie a Belushi.

La sua consacrazione stava crescendo sempre più, mentre Dan si era rintanato nella sua fattoria, in Canada, e in qualche locale a tema blues, nello sviluppare proprio la sceneggiatura del film che uscirà il 20 giugno del 1980. Un po’ le cronache dell’epoca e varie leggende che poi si sono susseguite nel tempo e che i due, visto gli impegni dell’uno e dell’altro, si era divisi per un po’. Nonostante tutto, quando John decise di lavorare per il cinema, Dan organizzò il suo ufficio in modo da lasciare un posto per dormire al suo amico.

I due non si divisero mai veramente, tranne per il 5 marzo del 1982 ed in modo tragico. Ad ogni progetto cinematografico che giungeva all’orecchio del futuro dottor Ray Stanz, cercava sempre di inserire John per farlo lavorare con lui. Invece, per quanto concerne per i Blues Brothers, il discorso era totalmente differente: il progetto cinematografico era una cosa loro e le idee che lo stesso Dan che aveva inserito era grandiose.

Per essere precisi: troppo grandiose, come abbiamo detto in maniera indiretta precedentemente. Infatti, John Landis dovette rimaneggiare diverse intuizioni e soprattutto anche per un motivo ben preciso: una pagina di sceneggiatura rappresenta un minuto di film. dunque, con le 324 pagine che aveva in mano, Landis, si rese conto che Aykroyd aveva realizzato un film di oltre centocinquanta minuti.

Eppure, alcune idee geniali vennero mantenute. Idee geniali che portano il nome di: James Brown, Aretha Franklin, John Lee Hooker e Ray Charles, per quanto riguarda la parte musicale; ma per quanto riguarda la parte dei vari inseguimenti, durante il film, se ne contano la metà degli otto descritti da Dan.

I quattro pezzi da novanta citati, nel film, non faranno mai parte della band ma saranno, al tempo stesso, degli ostacoli e dei validi supporti per loro missione per conto di Dio. In fondo, anche John Landis lo era, come lo erano anche gli stessi Dan e John. Il regista aveva intuito, comunque, il grande potenziale del film e le scene che componevano lo script erano state realizzate senza sapere chi le avrebbe interpretate.

Stiamo facendo riferimento alle sequenze musicali presenti nel film. tre dei quattro citati accettarono subito, senza neanche pensarci due volte e il tutto si poggiava anche sull’idea della nostalgia. Si, perché in fondo sia James Brown, John Lee Hooker, Ray Charles e Aretha Franklin erano gli eroi musicali di un’epoca ormai passata.

I quattro avevano infiammato le folle tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Ma già dalla seconda metà degli anni ’70 erano finiti tutti quanti, chi più e chi meno, nel dimenticatoio. a pagare questo prezzo in modo ancor più pesante fu la stessa Aretha Franklin, che accettò quasi subito; come anche Ray Charles. Discorso diverso per John Lee Hooker e James Brown i quali non erano proprio le prime scelte.

Certo, scritto in questa maniera sembra che stiamo bestemmiando anche noi. invece non fu proprio così. John Landis, inizialmente, aveva pensato a B.B. King e, addirittura, a Little Richard. Il punto, però, era che il primo era impegnato in una serie di concerti e non poteva essere della partita; anche se anni più tardi si pentì del suo rifiuto.

Mentre per quanto riguarda Little Richard si era ritirato già da diversi decenni, ma era riuscito ad entrare nella leggenda con ‘Tutti Frutti’. Le cronache dell’epoca affermano che il cantante, a quei tempi era ormai un reverendo di chiesa, sentendosi ugualmente lusingato dovette rifiutare per la sua stessa devozione a Dio. Nel frattempo, in tutto questo, periodo, John Landis riuscì a rimaneggiare la sceneggiatura di Dan di molte pagine…

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