Un piccolo ed umile speciale dedicato al libro del giornalista e saggista Michelangelo Iossa sul percorso storico della moda
Ieri ci siamo fermati sul più bello, chiudendo la prima parte di questo mini-speciale proprio quando stavamo per entrare nel vivo nell’argomento ad oggetto, quando stavamo per farvi entrare nel mondo della moda o quantomeno della sua lunghissima evoluzione. Non proprio un compito facile, d’altronde. E sempre ieri, abbiamo precisato che nel libro di Michelangelo Iossa si raccontano oltre cinquecento anni di storia, partendo dal periodo del sommo poeta, Dante Alighieri, fino ai giorni nostri.
Allora, come se fosse la tracklist di un qualsiasi disco o un cd da scoprire andiamo ad elencare i titoli di questi quindici capitoli: Beatrice, Leonardo, Michelangelo, Couturier, ‘Italianissime’, artigiani, Giorgini, Valentino, Armani, Milano, Versace, Domenico & Stefano, Italy, Venere, Ceruleo.
Ogni titolo scelto, ogni nome di figure storiche selezionate, fungono da punti di riferimento per questo lungo racconto. Tappe fondamentali e doverose anche per la conoscenza generale della materia che stiamo trattando e non con modalità prettamente didattiche.
E’ chiaro, oltretutto, che esite, ovviamente, un motivo per cui lo stesso scrittore e giornalista ha voluto impostare in questo modo il suo volume. Ed è una scelta volta non tanto a far scoprire il mondo stesso della moda, semmai a celebrarlo nella sua essenza; approfondirlo ulteriormente con la possibilità di non far dimenticare non solo da dove tutto è partito ma anche, e soprattutto, da dove tutto è stato consacrato. Per celebrare, ancor di più, le vere origini non solo della moda italiana, ma di una espressione connessa a questo settore.
Il volume, nonostante abbia avuto un notevole lancio con le singole presentazioni, più o meno indicate, parte da un base ben specifica, quella di un anniversario che non ha coinciso con l’anno in corso, semmai con quello precedente, proprio quando lo stesso Iossa ci annunciò la pubblicazione di questo libro: nel settembre del 2024, per poi uscire nel dicembre dello stesso anno.
Dunque, quale fu il momento cruciale che rappresentò il vero e proprio spartiacque nella storia della moda? Semplice, bisogna risalire all’anno 1954, quando effettivamente nasceva, in tutto e per tutto, nella città culturale e storica di Firenze proprio l’espressione ‘Made In Italy’, ecco a quale espressione stiamo facendo riferimento. Nasceva o comunque si consacrava agli occhi del mondo grazie alle prime sfilate che si tennero, per essere ulteriormente precisi, in quei primi anni del leggendario decennio 1950.
Da quel momento in poi l’attenzione mondiale del settore e di tutti gli addetti ai lavori si spostarono verso la nostra penisola, sorpassando, senza possibilità di appello realtà importanti e comunque consolidate da diverso tempo come quelle francesi o inglesi. Un cambio di passo epocale che permise, in via definitiva, la sperimentazione e la scoperta di nuovi modi per la creazione di diversi capi di abbigliamento. Da quello meno pratico a quello per tutti i giorni, da lanciare in tutto il mondo.
Ma cosa accadde di preciso, visto che siamo stati un po’ troppo celeri nel raccontare questo aneddoto, basilare, partendo dal presupposto che forse sarà l’unico a cui faremo riferimento in questo speciale, anche perché le cronache dell’epoca ci riportano indietro nel tempo al massimo di un triennio il cui protagonista lo si potrebbe considerare, almeno per quella che sarà la moda che conosciamo noi fino ad oggi, un vero e proprio pioniere.
Se, come già specificato, anche grazie e soprattutto al libro di Iossa, il Made in Italy, come espressione, nasce, ufficialmente nel 1954, tre anni prima Giovan Battista Giorgini, ecco a chi stiamo facendo riferimento, ovvero un importantissimo imprenditore italiano nel settore della moda, che si era fatto le ossa a partire dagli anni ’20 negli Stati Uniti d’America, dopo che in Italia, una volta trasferitosi a Firenze, aprì la ‘G.B. Giorgini & Co. Import-export’.
Quando volò negli Stati Uniti d’America, per migliorarsi e approfondire il suo percorso professionale con quella che un tempo si chiamava gavetta, era precisamente l’anno 1924, Giorgini proprio in quel periodo prese contatti molto importanti, anche con ‘La casa italiana della Columbia University’, con l’Italy America Society, anche con la Young Men’s Christian Association crescendo sempre di più nel suo settore.
Purtroppo, il famoso crollo di Wall Street del 1929, che portò alla Grande Depressione, scombussolò di parecchio i suoi piani lavorativi, tant’è che gli ordini si fermarono completamente e a causa di ciò fu costretto a pagare tutti i debiti che gli americani avevano contratto con i fornitori, senza riuscire ad estinguerli. Ma la sua esperienza con gli americani non finì da quel mesto 1929, riprese verso la fine degli anni ’40, grazie anche ai contatti che si erano ristabiliti con gli Alleati, fino ad arrivare al 12 febbraio del 1951.
Ma perché data è così importante? Perché a partire da quel 12 febbraio del 1951, considerando anche i giorni 13 e 14 di quello stesso mese, Giorgini organizzò una sfilata molto particolare e che fece storia nella sua essenza. La prima vera sfilata conosciuta come la ‘First Italian High Fashion Show’ presso la sua residenza privata a Firenze, Villa Torreggiani, e si sviluppò. In quell’occasione, l’imprenditore italiano, riuscì non solo a convincere a far assistere alla sfilata gli americani, ma a riproporla anche verso la fine dell’estate di quello stesso anno attirando l’attenzione anche di firme prestigiose che trattano proprio del settore della moda. Ed è da lì che parte la storia, visto che l’anno seguente lo stesso evento viene nuovamente celebrato sui giornali e due anni più tardi venne inaugurato il Centro di Firenze per la moda italiana.
Naturalmente ci siamo soffermati sull’episodio da dove tutto ha avuto origine. Non siamo andati oltre a quella storica sfilata, in cui però, lo stesso Iossa non la considera come punto di partenza per il suo racconto, ma sempre come una delle tappe più importanti di quella lunga e naturale evoluzione della moda nel corso dei secoli.
Singole tappe, fondamentali ovviamente, che hanno segnato il percorso storico, senza tralasciare nulla al caso o comunque senza dimenticare nessuno degli eventi che hanno forgiato, in tutto e per tutto, la storia della moda.