Ultima parte del reportage interamente dedicato alla trilogia prequel di ‘Star Wars’
Infatti, considerando tutti e sei i capitoli, con un notevole attenzione per i film realizzati tra il 1999 ed il 2005, scopriamo che le cifre si sono sempre mantenute su alti livelli. Seppur pleonastico, per dovere di cronaca ci sembra comunque giusto ricordare anche gli incassi dei tre film storici. Ma come sempre, anche in quest’ultima parte del reportage, andiamo con ordine anche con i numeri da snocciolare, partendo dal presupposto che, compresi anche gli episodi della trilogia sequel, lo stesso Lucas ha incassato ben 10 miliardi di dollari in tutto il mondo, facendo diventare Star Wars il franchise cinematografico più redditizio dopo la Marvel Cinematic Universe.
E allora il film del 1977, ‘Guerre Stellari’, incassò ben 410 milioni di dollari in tutto il mondo; ‘L’impero Colpisce Ancora: 538 milioni di dollari; Il ritorno dello Jedy: ben 572.705.079 milioni di dollari; La minaccia fantasma: incassò ben 1.046.515.409 milioni di dollari; L’attacco dei Cloni: 653.780.724 milioni di dollari e La vendetta dei Sith: 905 milioni di dollari. Di fatto, come avete potuto appurare l’incasso più debole è propriamente rappresentato dall’episodio II.
Non a caso si è sempre sostenuto che in un qualsiasi trilogia l’elemento fondamentale non è avere già in mente sia l’inizio o il finale o entrambi allo stesso momento. Semmai, avere in mente e in maniera precisa e senza troppi tentennamenti l’evoluzione e lo sviluppo stesso della storia da proporre. In questo senso, volendo fare dei paragoni, lasciando perdere l’episodio di mezzo della trilogia sequel, ‘L’impero colpisce ancora’ supera di gran lunga ‘L’attacco dei cloni’.
Non solo lo dicono i numeri, ma anche l’assenza di un momento particolare che dia uno scossone alla storia stessa, nonostante si conosce già l’esito. Ecco ciò che veramente non ha funzionato nella trilogia prequel. La mancanza di un colpo di scena che potesse rendere ancor più appetibile e quindi interessante lo sviluppo della trama stessa, invece che una lunga attesa durata, effettivamente, sei lunghi anni.
Difatti, la critica in generale ha sancito che il miglior episodio dei tre fosse proprio l’ultimo. Senza dimenticare che anche ‘Minaccia fantasma’ ha goduto di ottimo credito, nononstante l’errore madornale di Jar Jar Binks. Al di là di ciò ci sono ancora alcune considerazioni da fare e che non possono essere omesse in tale sede. Una su tutti quella del movente che spingerebbe lo stesso Anakin ha preferire il lato oscuro della forza al bene.
In base ad una nostra prima impressione il passaggio dai Jedy ai Sith da parte del prescelto sembrerebbe non tanto convincere appieno. Ma si sa, alcune opere cinematografiche, apparentemente superficiali, come i libri, hanno sempre bisogno di una seconda visione più approfondita che permette, di fatto, di mutare la prospettiva.
Riprendendo nuovamente le parole del maestro Yoda, il tutto è fondato sulla gestione delle emozioni in base agli eventi che accadono nel corso della vita di ognuno di noi. emozioni relative a decisioni da prendere o saper lasciar scorrere ciò che ci accade. In poche parole: saper accettare l’andamento della vita stessa.
In definitiva è proprio questo il vero senso dell’intera saga, di tutti i primi sei capitoli. Un giudizio, il nostro, che non fa a cazzotti con la realtà. anzi, lo stesso George Lucas ha semplicemente trasportato questi concetti basilari, che fanno parte di noi, nella fantasia più sfrenata usandoli come metafora e chissà quanto ne fosse consapevole di quello che poi sarebbe scaturito: ovvero, l’aver quasi creato una filosofia seppur nell’alveo della finzione, in cui milioni di fans in tutto il mondo cercano di rispettare e fare propria nella realtà di tutti i giorni.
In tutto questo cosa stiamo cercando di dire? si tratta di un concetto molto semplice, a sua volta. Molti considerano, nel complesso, che la saga di ‘Star Wars’, sia solamente una serie infinita di blockbuster per incassare cifre astronomiche dal punto di vista economico e finanziario. Invece, no: la stessa saga è di fatto qualcosa di più. possiede un’essenza ed una sostanza non fantastica, di intrattenimento che proviene dalla sola intenzione di far divertire il pubblico con la solita carrellata di effetti speciali.
Ripetiamo, non sappiamo quanto l’uomo di Sacramento fosse ben consapevole, ma molto probabilmente, seppur in via del tutto indiretta, l’intenzione che abbimo intravisto noi è quella di portare un livello molto alto il genere medesimo del fantasy: un messaggio forte, umano, carico di sensibilità; pregnante anche di significati non solo oggettivi ma anche soggettivi.
L’elemento della forza, in sostanza, viene visto come la capacità di stare al mondo nel lasciar scorrere la natura stessa cercando di non farsi schiacciare da essa. Eppure, ormai giunti fino a questo punto, quasi alla fine, di questo lungo reportage, sappiamo che non abbiamo detto tutto; sappiamo che vi avremmo dovuto parlare e quindi soffermarsi anche su un altro film della saga. Quello appartenente alla trilogia classica.
Stiamo facendo riferimento a ‘L’Impero colpisce ancora’ di cui, proprio questa settimana, si festeggiano i 45 anni dall’approdo nelle sale cinematografiche americane; era il 21 maggio 1980. Ma di questo episodio numero 5 della saga di Guerre Stellari lo abbiamo rinviato per non ripeterci nei dettagli e nel racconto della storia.
Tranquilli, cari lettori: lo speciale ci sarà molto, ma molto presto e per concludere questo lungo reportage sulla galassia lontana, lontana abbiamo deciso di spostarci, seppur brevemente, nella rubrica ‘La canzone del Lunedì’. pensiamo che il motivo lo abbiate intuito da bravi Jedy quali siete, cari lettori.
In effetti potevamo, nel chiudere questo lungo speciale, che termina proprio nel primo giorno della settimana, non lasciare campo, almeno per poco, alla leggendaria colonna sonora della saga realizzata dall’altrettanto leggendario John Williams? Eseguita dalla London Symphony Orchestra, la stessa partitura venne registrata in ben 8 sessioni nel marzo del 1977, anno del primo film storico. L’idea, per certi versi, venne allo stesso Lucas, il quale era alla ricerca di una partitura di carattere operistico, ispirata da Richard Strauss, Erich Korngold e Max Steiner.
John Williams, dal canto suo, si distaccò molto dalle richieste del regista indirizzandosi verso compositori come Holst, Walton, Puccini e Stravinsky e questo fu il risultato e per questa settimana… la forza sia con voi e chiaramente non rivolta al lato oscuro, s’intende…